Cercavo parcheggio, era domenica mattina, giorno di mercato. Dopo svariati giri e il pensiero che sarebbe ora di inventare un’auto che si sgonfia e si mette nella borsa, arrivo in un parcheggio e all’ingresso vengo accolta dal solito extracomunitario che mi segnala un posto libero con la mano. Nell’altra mano brandiva quattro accendini e una borsa di plastica. Il pensiero di aver trovato un parcheggio dopo venti minuti di semafori e passaggi pedonali mi rende felice. Scendo di corsa dall’auto, e di solito ho già in mente cosa dire: "No, grazie! no, non voglio nulla!", infischiandomene della persona che ho davanti. Di norma sono così insistenti che, spesso, mi è capitato di rispondere in modo molto infastidito. Questa volta invece mi esce: " E’ tardi, ho fretta, quando torno prendo un’accendino".
Al mio ritorno, dopo solo venti minuti, lui era ancora nel parcheggio, viene verso di me e appena si era rassicurato sul fatto che stavo uscendo fa cenno a un’altra auto di prendere il mio posto.Gli chiedo un accendino, giusto per non dargli dei soldi per niente e lui mi guarda e sorridendo mi dice che sono tutti scarichi… salgo in auto e riparto.
Ma cosa ci stai li a fare se le cose che dovresti vendere non funzionano? Bah, io questa gente non la capirò mai!
7 Giugno 2010 at 19:29 -
Non la capirò mai nemmeno io! Ma per lo meno con te è stato onesto e non ti ha venduto un accendino inutilizzabile!
7 Giugno 2010 at 19:39 -
Eh si, almeno quello! Comunque mi ha fatto pensare questa cosa e se tutti avessero davvero accendini scarichi?
18 Giugno 2010 at 10:26 -
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