Il programma di oggi è stato intenso, sette ore di lezione basate su modelli matematici. Osservandoli mi sono resa conto che vivono un periodo, nel quale io stessa sono passata, ma che avevo "archiviato". Un insieme di sensazioni impagabili che il passare degli anni ci fa ricordare in modo sbiadito, ma sono bastate queste poche ore di oggi per farmi ricordare che anch’io facevo le stesse cose, cercando di impegnarmi a scuola, nonostante la fatica mischiata ad un turbine di sentimenti e ormoni in subbuglio. Le ragazze si truccano e si vestono per sembrare già donne, ma dentro sono delle bimbe insicure che, al posto di giocare con la bambola stringono il cellulare in attesa di un sms. I ragazzi si atteggiano da "uomini vissuti", a parole volterebbero il mondo, ma alle nove e mezza erano già tutti crollati dal sonno.
Il mio compito è seguirli, stare con loro una settimana e accompagnarli in questa esperienza che sarà per loro utile e indimenticabile. Peccato che quando ho frequentato io la scuola superiore non esistesse nulla del genere!
14 Aprile 2009 at 23:18 -
Sono contenta che l’esperienza stia andando benone!!
15 Aprile 2009 at 13:09 -
spero che sia una bella esperienza sia per te che per loro!un abbraccio
15 Aprile 2009 at 15:46 -
beh l’esperienza mi sembra essere positiva… con il tuo solito entusiasmo e la dose extra di sensibilità che metti nelle cose sei al solito meravigliosamente adatta… tienici aggiornata su stì giovanotti…
15 Aprile 2009 at 23:31 -
Ragazze, hanno tanto da dire, basta saperli ascoltare, il solo svantaggio è che vanno a letto troppo tardi!