Nato ad Omaha, Nebraska, il 3 aprile 1924, Nel 1950, sotto la guida di Elia Kazan, frequenta il già citato celeberrimo Actor’s Studio, che gli apre finalmente le porte per il cinema.
Sullo schermo Marlon Brando è di un fascino immenso e il suo personaggio coniuga caratteristiche contraddittorie che, a quanto sembra, colpirono in modo particolare le signore del tempo: non solo è bello in modo disarmante, ma è anche allo stesso tempo duro e profondamente sensibile, ribelle e anticonformista. Insomma, un ruolo che non poteva passare inosservato in una società così legata alle regole e alle convenzioni come l’America di allora.
Purtroppo, negli anni a venire di questo grande fascino resterà solo l’ombra. Brando, inspiegabilmente, perde del tutto la magnifica forma fisica di un tempo e, forse per i grandi problemi legati alla sua famiglia (il primo figlio ha assassinato l’amante della sorellastra Cheyenne ed ha subito la condanna al massimo della pena, dieci anni, nonostante il padre abbia testimoniato in suo favore. In seguito Cheyenne si è suicidata impiccandosi), si è completamente lasciato andare. Arriverà a pesare qualcosa come 160 Kg e i giornali scandalistici faranno a gara nel pubblicare foto recenti, mettendolo spietatamente a confronto con le immagini dei tempi d’oro.
Negli anni ’70 Marlon Brando resuscita letteralmente: è il 1972 quando azzecca un ruolo che rimarrà nella storia dell’interpretazione, quello di Don Vito Corleone nel film "Il Padrino" di Francis Ford Coppola. Nello stesso anno recita nel film scandalo "Ultimo tango a Parigi" di Bernardo Bertolucci, pellicola che, fra le sue disavventure, si vede anche bruciata sulla pubblica piazza.
Nel 1979 è la volta di un altro grande, magnetico ruolo, quello del colonnello Kurz in "Apocalypse Now" di Francis Ford Coppola. La sua apparizione nelle fasi finali del film è agghiacciante, sorprendente, l’attore appare del tutto irriconoscibile. I critici gridano al miracolo, qualcuno lo osanna come il miglior attore di sempre. Tra i suoi ultimi film di rilievo ricordiamo "Don Juan De Marco maestro d’amore" (1994, con Johnny Depp), e "The Score" (2001, con Robert De Niro e Edward Norton).
Per capire la grandezza di Brando è significativa una battuta di Al Pacino, poi divenuta celebre, che ha recitato con lui ne "Il padrino": "È come recitare con Dio".
L’indimenticabile attore si è spento a Los Angeles all’età di 80 anni il 2 luglio 2004. (fonte biografieonline)
3 Aprile 2008 at 08:38 -
Grandissimo Kurtz!!Ciao Manu & buona giornata!
3 Aprile 2008 at 09:34 -
Buongiorno Cerry che combini?
3 Aprile 2008 at 10:22 -
Uhm, niente di particolare Manu, sto solo sperimentando nuove applicazioni per Linux che sicuramente torneranno comode anche per Leopoldo!! MSN?
3 Aprile 2008 at 10:24 -
Un mito una leggenda..!Baci
3 Aprile 2008 at 10:26 -
Ecco Cerry proprio MSN … penso che funzioni ma non becco mai nessuno per poter davvero sperimentare!
3 Aprile 2008 at 10:27 -
Buongiorno Roselyne!
3 Aprile 2008 at 10:28 -
io ci sono collegato ora…..ma non ti vedo
3 Aprile 2008 at 10:37 -
Arrivo Cerry!
3 Aprile 2008 at 19:54 -
ah che uomo…proprio bello, magnetico ed affascinante!
3 Aprile 2008 at 20:17 -
Sante parole punkie
4 Aprile 2008 at 04:12 -
Che visione splendida..Un uomo sensuale come pochi.. Baci*
4 Aprile 2008 at 09:30 -
Mary questa foto è una delle mie preferite!