Fëdor Michajlovič Dostoevskij – (Mosca, 11 novembre 1821 – San Pietroburgo, 28 gennaio 1881).
Da un essere umano, che cosa ci si può attendere? Lo si colmi di tutti i beni del mondo, lo si sprofondi fino alla radice dei capelli nella felicità, e anche oltre, fin sopra la testa, sì che alla superficie della felicità non salga che qualche bollicina, come sul pelo dell’acqua – gli si diano la tranquillità e di che vivere, al segno che non gli rimanga proprio nient’altro da fare se non dormire, divorare pasticcini e pensare alla sopravvivenza dell’umanità; ebbene, in questo stesso istante, proprio lo stesso essere umano che avete reso felice, da quel bel tipo che è, e unicamente per ingratitudine, e per insultare, vi giocherà un brutto tiro. Egli metterà in gioco persino i pasticcini, e si augurerà la più nociva assurdità, la più dispendiosa sciocchezza, soltanto per aggiungere a questa positiva razionalità un proprio funesto e capriccioso elemento. Egli vorrà conservare le sue stravaganti idee, la sua banale stupidità…
(F. Dostoevskij – Memorie dal sottosuolo)
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11 Novembre 2007 at 20:09 -
Dostoevskij,è un grande mi piace molto e le sue scritture, fanno sempre riflettere. Buona serata e felice inizio di settimana. Marco
11 Novembre 2007 at 23:11 -
Grazie Marco! A prestooo