La nuova «moda» è inaugurata qualche anno dopo, nel 1824, da un’altra nobile, Carolina di
Berry, figlia di Francesco I, moglie di Carlo Ferdinando di Borbone. E’ lei la prima donna a indossare un vestito «studiato» apposta per entrare in acqua. Questo: cappello, ombrello, guanti, abito di panno pesante, calze di lana e scarpe di vernice. Il perché non è difficile da intuire: per nessuna ragione al mondo occhi terzi, in spiaggia, o magari da bordo di una barca di pescatori, avrebbero dovuto sbirciare centimetri di pelle – bianchissima – della regal dama. Tanto meno indovinare le forme da vestiti bagnati troppo leggeri che avrebbero certamente aderito al corpo, diventando (addirittura!) trasparenti. In più, occorreva, al tempo, ripararsi in tutti i modi possibili dal sole: la pelle abbronzata, era l’idea dell’epoca, si addice solo agli umili: pescatori o contadini, costretti a lavorare con le mani.

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