Tag Archives: prada

Set. 12.

Apetime

Photo taken at: Le Ruban Bleu

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Mag. 16.

Mc Queen Vs Prada

Facciamo un giochino…

Allora… Eccovi due foto

La prima è la famosa Floreale di Prada PE08, la seconda fa parte della collezione Alexander McQueen per il prossimo autunno-inverno…

Cosa notate?

Ve lo dico io. Il tacco! Non è una polemica solo un modo per dire che quando un "genio" ci lascia, nessuno dovrebbe permettersi di poter anche solo pensare di prendere il suo posto. Sarebbe meglio lasciare le cose come stanno, invece di ostinarsi a voler, per forza portare avanti una realtà più grande di noi. Nessuno sarà mai alla sua altezza, nessuno! Quindi, piuttosto che proporre un clone già visto, meglio non far nulla!

Ok, è business. Ok, è un marchio. Ok, è azienda. Ma non ha mai copiato da nessuno! Mai! Anzi è sempre stato il contrario, Lui era l’ispiratore di molti…

Non ce l’ho con le scarpe, sia chiaro, anzi le adoro entrambe, ma mi fa male, già uso proprio le parole adatte, mi fa male! Per quanto io sia stata legata al genio di Alexander da tempo immemore, vedere queste cose mi fa venire i brividi e qualche lacrima. Non sto esagerando!

Prada PE/08

Alexander McQueen AI/11

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Apr. 20.

Prada come Cenerentola

sandalo-tacco-a-spillo

No, non me la sento di scrivere nulla… Miuccia non mi puoi fare questo! Non puoi uscire per la prossima collezione P/E10 con una serie di sandali e scarpe in pvc trasparenti, così spettacolari, non in tempi di crisi, no, sappilo, che questo mi fa tanto male…

Piango… e forse le ritroverò in saldo tra due anni in un outlet…

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Ott. 24.

le diavolesse non vestono (solo) Prada

Sono le guru della moda: direttrici, fashion editor e giornaliste delle riviste di culto. Dettano le regole dello stile ogni stagione, hanno sempre i pezzi giusti, e prima delle altre…

La prima a sinistra è Sara Neike (Glamour Usa): borsa straripante firmata Marc Jacobs e sandali con zeppa firmati Louis Vuitton. Al centro la Divina Dominatrix di Vogue Usa, Anna Wintour, che compirà 60 anni, ma pare non abbia la minima intenzione di cedere il passo! Ai piedi le immancabili Manolo Blahnik, è nascosta dietro un paio di grandi occhiali scuri (ndr: Tom Ford o Chanel), alcuni intimi rivelano che talvolta, in prima fila, durante gli show meno “frizzanti”, chiude gli occhi e s’assopisce. Taylor Tomasi (TeenVogue) indossa giacca J Crew, gonna Prada, stivaletti Marc by Marc Jacobs.
 

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Ott. 11.

come nel bosco incantato …

MaH! Che dire … Prada Pradina mia … mi lasci un pò ammutolita con questa calzatura presentata recentemente per la stagione primaverile 2008 … Un abbinamento davvero particolare che, chissà se è destinato a lasciare il segno?

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Ott. 01.

Pavin Luxury Goods

A rendere il 2007 un anno speciale per Pietro Pavin, leader da trent´anni nel settore del lusso, inaugura l’apertura del primo store dedicato alla scarpa di lusso. Venerdì 5 ottobre a Padova appuntamento al Pavin Luxury Goods. La boutique si estende su due piani che ospitano brand di calzature tra i più prestigiosi al mondo, come Jimmy Choo, Marc Jacobs, Sergio Rossi, Prada, Tod´s, Hogan, per citarne alcuni. All´interno del negozio trova inoltre spazio il primo corner in Italia di Renè Caovilla, che vede esposto il preziosissimo sandalo con brillanti da 80 mila euro, già presentato in anteprima a Roma e Tokyo. La grande particolarità del Pavin Luxury Goods sta nel fatto che insieme alle collezioni di scarpe trovano posto anche installazioni e mostre, in un percorso che ricorda una galleria d´arte con spazi dedicati ai diversi stili. «Nel mercato italiano della calzatura, Pavin Luxury Goods penso rappresenti la naturale evoluzione di tanti anni di esperienza, di crescita e di sviluppo nel settore, un modo per sintetizzare e presentare il meglio delle griffe calzaturiere del momento», spiega Pietro Pavin.

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Ago. 24.

mi sono innamorata

pradasandali

Sandali in pelle nera di Prada

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Lug. 17.

Devil wears Prada

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Lug. 13.

asta benefica

Un’esclusiva collezione di capi firmati Prada è in vendita on line, mediante un’asta che si svolge sul sito della maison. In tutto 24 articoli, selezionati direttamente da Miuccia Prada: 22 pezzi creati per la sfilata autunno inverno 2007 ma non entrati in produzione, più due abiti disegnati appositamente per l’occasione. Vestiti, gonne, borse e calzature: pezzi unici che danno il nome di “prototipi” alla collezione e alla speciale vendita, il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione San Raffaele.
L’evento virtuale si svolge a giorni alterni, con tre articoli nuovi che vanno all’incanto ogni lunedì, mercoledì e venerdì, e che restano all’asta per una settimana. Per partecipare è sufficiente essere maggiorenni, registrarsi al sito e fare la propria offerta: un grafico indicherà l’andamento delle quotazioni e i dati di chi ha fatto le precedenti offerte.
 

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Apr. 19.

I SANTI VESTONO PRADA”

Siamo nella seconda metà del 1400, il particolare sandalo rosso è indossato da San Venanzio e fa parte del Polittico di Giovanni Boccati che è conservato sull’altare della Chiesa del Comune di Belforte (MC). Il Santo, così modaiolo, è l’attuale protettore della città di Camerino e dell’intera diocesi. Fin dall’epoca di Carlo Magno la calzatura, che arrivava da periodi molto bui, infatti durante le invasioni barbariche si usavano solo modelli estremamente rudi fatti di pelli non conciate, avrebbe ritrovato eleganza e raffinatezza, diventando poi sempre più ricca e splendidamente ornata d’oro, con ricami, gioielli e pietre preziose. Nel Quattrocento, inutilmente represse dalle leggi suntuarie, cioè tutte quelle disposizioni contrarie al lusso, che arrivano a sanzionare la scomunica di chi non ne rispettava il contenuto, si indossavano ancora ricche scarpe dalla forma allungata, come le poulaines di derivazione tardo gotica che, confezionate in stoffa o in morbida pelle dalla lunga punta rinforzata e allungata a tal punto che, in alcuni casi, per non inciampare venivano fissate al ginocchio con una catenella, si infilavano sulle calze aderenti lasciate in vista dai cortissimi farsetti. Altri tipi di calzature dell’epoca erano le caligae, con suola in cuoio e tomaia in stoffa: panno di lana per le più modeste e broccato, raso seta e velluto per le più eleganti. L’autore del Polittico, sicuramente attento anche ai dettami della moda dell’epoca, rappresenta San Venanzio con un tipo di calzatura in voga dal 1450 che era denominato “a Becco d’Anatra”, piatta, molto scollata e dalla pianta abbastanza squadrata. Generalmente fatte di velluto e in certi casi, con tagli verticali nella parte superiore da cui usciva, a sbuffi la fodera di raso chiaro. Spesso era adorna di ricami d’oro e d’argento, oltre che di pietre preziose; i popolani invece la indossavano nella foggia più semplice, in cuoio marrone o nero e di legno.

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