Un pulman pieno di gente in gita si ferma in autogrill. Io sono fra le persone. Entriamo nell’autogrill con le pareti di vetro, fuori c’è il sole ma dentro fa freddo. L’ambiente è pieno di gente e si fa la coda ovunque. Le scale mobili sono circolari come un ottovolante e sono disseminate di palme rosse. Dopo molto girovagare ci rendiamo conto che non esiste l’uscita. Ogni volta una direzione diversa ma niente uscita. Tra tutta la gente spicca un tipo sui quaranta leggermente brizzolato (ndr: non è George). La sottoscritta lo riconosce e capisce che è posseduto, quindi inizio a urlare (ndr: come nei migliori film sull’esorcista):
ESCI DI LI!
LASCIALO LIBERO!
ABBANDONA QUESTA CREATURA!
Le persone intorno a me si muovono incuranti dell’accaduto, come se fossero sordi. All’improvviso lo scenario è cambiato, l’autogrill è sparito e noi siamo tutti sul piazzale dove c’era il pulman. L’uomo brizzolato si sta allontanando e mi dice qualcosa di incomprensibile (ndr: con la stessa voce della bambina di The Grudge).
Mi sono svegliata stanchissima ma erano solo le cinque …
