Antonella Boralevi è una giornalista con anni di esperienza nel campo della comunicazione, la sua storia racconta di un articolo scritto velocemente alla "Rivista dei Calzaturieri di Santa Croce sull’Arno", dal titolo "Ritrovata a Certaldo la scarpa del Boccaccio?" che segnò il suo battesimo nel mondo del giornalismo. Da li allo scrivere commenti sulla prima pagina de “Il Messaggero”, o su Donna Moderna, o su AD, poi MAX, e il Nwe York Times, il passo è stato breve. “Ho cominciato a Vogue, poi sono stata a Panorama, nella redazione di cultura e spettacolo. E ho cominciato contemporaneamente a scrivere i miei libri. Avevo poco più che vent’anni e per farmi prendere sul serio indossavo le giacche di Armani: devo tutto a quelle giacche. Ho continuato in parallelo a scrivere libri e a scrivere sui giornali: rubriche, soprattutto e interviste”. La sua carriera continua e, proprio in queste vacanze di Natale, ho letto il suo ultimo lavoro dal titolo “ Una vita in più” e mi è piaciuto! E’ veloce e scorrevole, scritto bene e comprensibile e tratta, attraverso l’incrocio di personaggi dalle esistenze così diverse, problemi attuali, in cui molti possono riconoscersi. Lola, è un’umile ragazzina entusiasta e piena di stupore, Ernesto è un professore universitario cinquantenne, solo e abitudinario, Michele, uno studente universitario, e poi Josè… Insomma un bel melange di sentimenti e situazioni che toccano il cuore di diverse generazioni, un’ottima idea regalo, che non passerà di moda!
"Gli do un bacino sopra la barba che sa un odore buono di fumo e lui ci mette sopra la mano e poi se la appoggia sul cuore. Allora gliene butto un altro, e poi un altro, mi piace un sacco mandare baci e vedere le facce contente. Un bacio non costa nulla e fa star bene".
Buona lettura!
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