Tag Archives: scarpe

Apr. 20.

Manolo è avanti…

Per la prossima estate non facciamoci mancare il denim, intutte le sue declinazioni, borse, giacche, camicie e scarpe!

Per la prossima estate [che spero inizi presto] non facciamoci mancare il denim, in tutte le sue declinazioni, borse, giacche, camice e scarpe…

Ecco infatti che il Maestro Manolo non perde occasione per farci vedere delle scarpe particolarissime, come solo lui sa fare.

Queste Sneaker Slingback si  trovano sul sito di Neiman Marcus al prezzo di 785 dollari.

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Mar. 26.

Piccole fashioniste crescono…

Ecco la collezione di scarpe di Camilla… la figlia di mia cugina Elisa… ma per me come se fosse una nipotina!

Questa è la conferma che i geni sono geni… 🙂

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Mar. 16.

Adidas ti mette le ali

Queste stilosissime sneakers fanno pensare a tutto tranne che alla ginnastica. Sono ideali per le giornate di lavoro o le serate informali tanto sono graziose e originali. Per tutti coloro che non sanno rinunciare alla loro anima sportiva ma devono nascondersi dietro un paio di scarpe più glam. L’ispirazione, in questo caso, è alle scarpe da basket degli anni ottanta sia nella forma che nei colori, esistono anche in bianco e nero. E poi ci sono quelle simpatice alucce…che si possono togliere e mettere a seconda delle occasioni. Geniale!

Lo streetmemo l’ho trovato online.

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Mar. 09.

Trucco&Parrucco… shooting

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Regia:

al trucco Melly

alla fotografia Laura

 

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Mar. 05.

Martin Margiela

Un bicolore così bello non l’avevo mai visto!

Martin Margiela le presenta in rigoroso nero e crema, con finitura lucida ma posizione verticale delle due nuance che non si miscelano secondo il tradizionale pattern delle cap toe con punta scura su fondo chiaro.La particolarità, inoltre, non sta tanto nel modello in sé – sebbene la parte anteriore presenti un’apertura interessante e diversa dalle solite peep toe – ma nel cinturino a contrasto in color oro che attraversa la scarpe perpendicolarmente e si installa dentro il tacco, passandoci attraverso. Margiela ama essere sempre un po’ architettonico.

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Mar. 05.

Zeppe Dior

Vogliamo parlare di queste scarpe di Christian Dior? Per un attimo dimenticate il designer che ci regala scarpe di gran lusso, raffinate, eleganti, sensuali. E ora guardate queste creazioni per la primavera-estate 2010. Eccessive? Direi proprio di si. Però hanno un loro fascino.

Di Christian Dior amo lo stile raffinato a cui ci ha abituate, però ammetto di essere stata colpita da questa zeppa che, secondo me, ha una grande personalità. Una scarpa importante per i materiali con cui è stata fatta, pelle d’agnello e coccodrillo, ma anche per le sue altezze esagerate e poi il fucsia sgargiante…

foto style.it

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Mar. 05.

Ankle Boot Dolce e Gabbana

Per la prossima primavera-estate 2010 si continuerà a celebrare il ritorno del blu e del denim, che abbiamo già ampiamente visto sulle passerelle degli stilisti.

Questi ankle boot sono infatti realizzati in denim con inserti di pizzo e li trovo perfetti per le serate glam in città o anche per un appuntamento galante in cui volete apparire sexy all’ennesima potenza. Strepitoso lo stiletto!

Il prezzo viene fornito solo su richiesta…ma sarà di certo importante!

(foto style.it)

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Mar. 05.

Jimmy Choo

Un paio di scarpe a volte può essere un vero e proprio investimento per tutta la vita?

Jimmy Choo, è un brand che tutte vorrebbero poter avere nella scarpiera. Per alcune fortunate il sogno si è realizzato qualche mese fa con la collezione per H&M, dove sandali dal tacco altissimo e ballerine molto carine potevano essere acquistate a prezzi davvero contenuti.

Questa collezione si chiama 24:7 ed è pensata per tutte, non soltanto per le celebrities, comprende diversi modelli e i materiali come sempre sono di ottima qualità, con pellami come il vitello o il pitone, impreziositi da dettagi glamour come la vernice o il glitter. Il disegno poi è come sempre bellissimo: ci sono sandali intrecciati, sandali spuntati, decolleté a punta con stampa animalier…

I prezzi, rispetto alle collezioni di Jimmy Choo a cui siamo abituate, sono leggermente più bassi: si va infatti dai 325 ai 600 dollari.

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Feb. 23.

Bizzarro…

Per quelle che non rinuncerebbero mai alle loro sneakers preferite… il jeans con la Converse incorporata…

Si tratta di un’idea design di Sebastian Errzuriz. Voi che ne pensate? Sarebbe davvero così comodo un paio di jeans con la scarpa incorporata da infilare come una tuta? Personalmente le proverei per curiosità ma non so se le acquisterei…

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Feb. 11.

We love you, Alexander

Lee Alexander McQueen nasce nell’East End di Londra nel 1969. Quando anni più tardi viene definito il "West End Boy che conquista Savile Row" (la strada di Londra degli abiti su misura), lui storce il naso e rifiuta le interviste.
Però la mano da grande sarto unita alla follia da creativo che viene dalla strada saranno le sue cifre stilistiche.

Ha appena 16 anni quando Alexander trova lavoro prima presso Anderson e Shepherd, in Savile Row, e poi da Bermans & Nathans, noti costumisti teatrali. A 20 anni arriva a Milano dove è impiegato nel team di Romeo Gigli. In seguito, nel 1992, ritorna a Londra dove completa la Saint Martin School of Art, la scuola per designer più importante del mondo. A soli 22, nel saggio di fine anno, stupisce stampa e compratori presenti e cattura da subito l’attenzione di Isabella Blow, nota giornalista di moda, morta anche lei suicida nel 2007, che l’accoglie sotto la sua ala protettiva. Suzy Menkes, fashion editor dell’Herald Tribune, all’epoca scrive così: "la collezione è ricca di un’eccezionale sostanza creativa e di maestria nella tecnica. Il taglio e gli ornamenti, poi, sono sublimi“. Nel 1996, con grande stupore, Bernard Arnault, patron del gruppo del lusso LVMH, lo mette alla guida della maison Givenchy, succedendo a un altro grande stilista inglese, John Galliano. Al termine della prima sfilata, la stampa grida al miracolo. Ma i dissidi con la proprietà sono dietro la porta. McQueen resta da Givenchy fino al 2001 quando, con un comunicato stampa, si interrompe il rapporto con il grande gruppo. Nel frattempo, vince per ben quattro volte il premio come miglior designer inglese tra il 1996 e il 2003.

Nel dicembre 2000, invece, è la volta di un altro grande gruppo, il Gucci Group che, per volere dell’amministratore delegato Domenico De Sole, acquista il 51% del suo brand. Da questo momento inizia la sua parabola creativa più felice. Iniziano le collaborazioni con le multinazionali sportive (come Puma). Il suo estro creativo si estende anche al cinema dove collabora con produzioni hollywodiane come "The Cell" (2000), thriller con Jennifer Lopez di cui firma tutti i costumi.

A metà strada tra alta moda e prêt-à-porter, gli abiti di McQueen vivono sull’equilibrio precario di sogno e realtà: non a caso, le sue sfilate sono momenti di teatro e spettacolo, gli show più attesi ad ogni stagione.

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Dicono che si sia suicidato. Perchè?

Cosa scatta nella testa di una persona per arrivare a un gesto simile?

Non ho parole…

Visto da fuori, sembrava una persona realizzata, di successo, geniale nel suo lavoro… eppure…

 

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