Purtroppo non ho potuto fare foto, non ho avuto tempo… ma quello che vi sto per dire corrisponde alla sacrosanta verità! [manina alzata… parola mia].
Oggi 22 ottobre davanti a me, alla cassa di H&M, avevo una ragazza sulla trentina con l’espadrilla taccata e zeppata legata alla caviglia color blu con calza 80 den color carne!!! L’abbinamneto davvero improbabile (sapete bene quanto odio le collant) mi si è così presentato davanti ad ottobre inoltrato… No words!!!
Tutto sommato non mi dispiace… se avessi qualche anno di meno probabilmente oserei anch’io una calza simile… 🙂
Foto scattata alla partenza dall’aeroporto di XXX… da uno degli inviati speciali del blog, che ha così commentato: "Non capisco il senso di mettersi il turbante (o come diavolo si chiama quel pastrano) in testa per tornare in italia, oltretutto era notte fonda e quindi sicuramente non poteva servire per ripararsi dal sole! Un pò come tornare dalla Spagna vestito da torero?".
Siccome non sapevo come fotografare questo esemplare senza farmi beccare, visto che il locale non era molto illuminato e il flash sarebbe partito inesorabile, ho pensato di fingere di fotografarmi i piedi…
Premetto che non ho mai visto nessuno che si legasse tre foulard diversi ad un passante dei pantaloni quindi la cosa mi ha incuriosito non poco, per ora non ho ancora trovato una spiegazione e vi chiedo se ne sapete qualcosa… è una nuova moda? oppure ha un significato preciso, tipo l’appatenenza ad un fan club o ad un gruppo?
Ok!
Abito con fantasia che comprende il nero e ciabatta nera…
Almeno ci abbiamo provato!
Ma questa ragazza aveva sui 30anni, forse meno, e le ciabatte mi sembrano quelle di mia zia Mariuccia che di anni ne ha quasi 80… e poi non si esce in ciabatte, o meglio non con un modello simile, magari un po più particolare, un po più frivolo, un po meno ciabatta da camera!
No more words…
Non bastava la maglia giallo girasole…
Non bastavano i pantaloni a quadretti come una tovaglia…
A completare l’opera ci volevano le sneakers tricolore!
Courtesy by MG
Secondo me, quello che si indossa deve rispecchiare il carattere! Ma senza dimenticare che anche l’occhio vuole la sua parte.
Un abito maschile che conferisce professionalità, eleganza e naturalezza ha un solo nome: camicia.
La più classica tipologia di camicia è proprio quella che è possibile osservare negli uffici, nelle banche: in cotone, solitamente bianca, azzurra, comunque in colori poco sgargianti, viene indossata con giacca e cravatta e conferisce senza dubbio eleganza e formalità.
Tranne in questo caso! Righe troppo pesanti e cravatta che va per conto suo…
O troppo corti… O troppo lunghi!
I pinocchietti sui maschi proprio non li capisco! Cosa ti cambia l’aver fuori un pezzo di caviglia? Non penso che 10 cm in meno di pantalone siano quelli che ti tengano più fresco, se fa caldo, fa caldo comunque!
Capisco che di questi tempi sia dura trovare una sarta che fa gli orli ai pantaloni, ma questo non è un motivo per pulire tutti i pavimenti in cui si passa!
Questa è proprio pigrizia perchè anche al centro commerciale hanno inaugurato un servizio di riparazione e orlatura in 20 minuti… anzi sul cartello c’è anche scritto che se non lo fanno in 20 minuti ti rimborsano i soldi della riparazione!
