Andrea Pfister
Artigiano al lavoro
Gianni Barbato
Giuseppe Zanotti
Gucci e Louis Vuitton
Manolo Blahnik
Marc Jacobs
Cesare Paciotti
Roger Vivier
Christian Louboutin
Da blogger a inviata speciale, l’incontro di una shoes addicted col Maestro della calzatura.
Poco fa, una mia compaesana raccontava in diretta alla radio una storiella che le è capitata al primo appuntamento… In particolare la domanda della speaker radio era: cosa avete fatto di particolare al vostro primo appuntamento?
I. racconta che l’uomo in questione le disse che l’avrebbe portata in un posto speciale e dopo un tragitto in macchina arrivano in una curva, nella quale lui rallenta e le racconta che "quella era la curva del suo incidente in macchina"
La ragazza lo raccontava divertita e stupita e di come gli sia venuta in mente una cosa simile… e ha aggiunto che quello è stato il suo primo e ultimo appuntamento con quel ragazzo…
Ho sorriso mentre ascoltavo e ho pensato: "Come darle torto!"
E voi? Qual’è stata la cosa più strana che vi è successa al vostro primo appuntamento?
Le persone cambiano… e cambiano idea.
Anche le idee cambiano.
E i sentimenti?
Forse cambiano anche quelli… con il tempo, ma non finiscono.
Si trasformano, diventano una bella abitudine a cui è difficile rinunciare. Un pò come il caffè al mattino o la sigaretta.
Ma si possono cancellare dall’oggi al domani?
Se sono sinceri…
No.
Provato sulla mia pelle.
"Lo so, non dovrei cercarti, dovrei dimenticare e cancellare recapiti telefonici e indirizzo e-mail… ma ho bisogno di tempo (veramente i nr li ho cancellati ma li so a memoria:), l’indirizzo ovviamente ancora no, nn riesco)
Inutile nasconderlo ormai, anche perchè l’orgoglio non mi ha portato a nulla…gia’ da quando abbiamo parlato il mese scorso, quando tu mi hai detto di non essere innamorato, non potevo dirti io si,con la testolina che mi ritrovo.
Sono stata razionale il più possibile, mi sono bloccata in tante cose… sicuramente sbagliando, perchè sono convinta che quando ci sei dentro alle cose bisogna viverle; fino a febbraio non è stato difficile… anche perchè non mi hai dato dimostrazioni tali da far crollare la mia corazza.
Da febbraio per una serie di motivi, mi sono sentita un po’ più vicina a te, il viaggio in Messico pensavo mi aiutasse a vedere le cose in modo più spensierato ed invece ancora peggio… mi sei mancato un casino e non so quante volte ho desiderato essere a casa anche solo per vederti qualche ora, pur avendo la consapevolezza che cavoli era una vacanza di qualche giorno… ma qualche giorno che sembrava durare mesi.
Insomma io non ti so dire il perchè ed il per come sia successo pur non essendo ricambiata, ma è successo e basta!
Sono stata una stupida a non dirti queste cose prima per colpa del mio fottuto orgoglio e di questa testa dura da terrona che mi ritrovo.
L’altro ieri ti ho scritto ti voglio bene e mi hai scaricata via mail… minimo, dopo questa mail non ci sentiremo mai più e quando mi vedrai ti girerai dalla parte opposta.
Lunedì sera ero arrabbiatissima con me stessa perchè mi sentivo una sciocca ad averti scritto il giorno prima ho voglia di vederti, il giorno dopo ti voglio bene e la sera ritrovarmi a piangere dopo tre aperitivi con la Manu e sentirmene dire di ogni.
Ora potevo evitare di scrivere anche questa mail, ci fosse la Manu piuttosto che farmi pigiare l’invio mi spaccherebbe il pc in testa, ma io non sono la Manu e non sono te che preferiresti non ricevere questa mail, io sono io anche con le mie fragilità.
Penso d’averti detto, ops scritto, quasi tutto…ti penso un casino, mi manchi."
Copio e incollo la mail di un’amica che sta soffrendo per un uomo… Sono dispiaciuta per lei, sono dispiaciuta per me che non posso fare più di tanto, perchè sono convinta che queste cose le guarisce solo il tempo, perchè sono convinta che quando c’è di mezzo un sentimento solo la persona in questione può essere obiettiva, il tempo che ci impiegherà è soggettivo, ma alla fine riuscirà ad essere obiettiva.
E comunque hai ragione: se fossi stata li ti avrei legato le dita!
Stavo riflettendo sulle qualità che dovrebbe avere l’uomo ideale, quello destinato a noi, quello che ci dovrebbe accompagnare “per sempre” e mi viene in mente la simpatia, la dolcezza, la pazienza, l’onesta, il fatto di essere trasparenti e coerenti, la sincerità, il saper prendere l’iniziativa, l’essere se stesso sempre e comunque, in ogni situazione e con ogni persona, l’educazione, e così via, ognuna di noi cerca le caratteristiche che sono prioritarie. Questo è ovviamente soggettivo.
La Plati è al telefono con un ragazzo, fidanzato, che si è innamorato in chat di un altra e dice di aver trovato la donna della sua vita. Non si sono mai visti, la loro relazione è puramente virtuale, ma lui dice di non potersi staccare dal pc. Solo pochi giorni fa, quando la sua fidanzata reale ha trovato i messaggi dei due innamorati, ha deciso di troncare tutto con il virtuale e di farsi perdonare dal reale.
Negli ultimi anni c’è stato uno sviluppo esponenziale delle community e delle chat e molte persone sono diventate dipendenti, come fosse una droga, intrattenendo vere e proprie "relazioni" con uno schermo …
Non sono contraria, e penso che un’amicizia o un amore possano nascere nei modi più strani, ma stringendo è necessario anche un contatto umano …
Gli uomini si lamentano sempre. Ne è appena uscito dall’ufficio che è stato lasciato ed ha il cuore spezzato. Chiacchierando gli chiedo: Ma ti ha lasciato lei? E lui: Si! Ma di comune accordo!
E allora, dico io, se è davvero di comune accordo perchè ti lamenti? Perchè dici di essere triste e ferito e ogni due parole ci infili il nome della tua ex? Perchè ogni 3,5 secondo guardi il cellulare e sospiri?
Trascorriamo la nostra esistenza passeggiando tra gli ostacoli della vita, cercando di fare sempre la cosa giusta, ogni tanto ci rendiamo conto che nel nostro cammino, presi da mille scelte, più o meno fondamentali, ci siamo lasciati delle questioni irrisolte alle spalle.
La nostra memoria non le dimentica, ma le accantona, in attesa di una giustificazione o di una soluzione. Tante volte le vicende restano irrisolte per la mancanza di una parola, di un gesto, di un sorriso o di una lacrima, che usate al momento giusto potrebbero ribaltare il risultato, eppure il più delle volte siamo avari, preferiamo proseguire per la nostra strada …