Le angosce e i disagi esistenziali dell’artista, provato fin da piccolo da numerosi lutti familiari, vengono espressi mediante l’uso di colori violenti e irreali, linee sinuose e continue, immagini deformate, consumate dal tormento interiore. L’artista ha una visione della realtà profondamente permeata dal senso incombente e angoscioso della morte. In quest’ottica anche l’amore è visto come l’affiorare di un’animalità primitiva e insopprimibile e la voglia di annullarsi uno nell’altro viene ancora una volta letta come espressione di morte. La donna è per Munch qualcosa di diabolico, vampiresco, finto. Non riesce a vivere l’ amore come qualcosa di vero e positivo, da qui la trasposizione sui colori violenti; i capelli delle donne sempre simili a trappole che avvinghiano l’ uomo mostrano la sua paura, la sfiducia verso il mondo affettivo, l’ idea di una donna falsa e cattiva.
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12 Dicembre 2007 at 09:01 -
buon giorno…
12 Dicembre 2007 at 09:10 -
Ciao Egotica !!!