Category Archives:Senza categoria

Gen. 27.

Tacchi e terra rossa

phpThumbE’ troppo tempo che ci sto guardando e non mi sono ancora decisa… Non a queste “trainer” di Nike (come le chiamano gli americani) in particolare ma in genere ai modelli di scarpe da tennis con i tacchi. Le prime che avevo visto erano del Maestro Manolo, in denim… Da li in avanti altri le hanno proposte e, ogni volta dico si, mi piacciono, ma poi non mi sono mai decisa… In comune hanno tutte tacchi alti e colori sgargianti, che ricordano i modelli tradizionali solo per i materiali con cui sono realizzate e per il look sportivo, il tacco 10 però esclude di utilizzarle per correre o saltare!

Ci sono anche molti esempi di vip che hanno dimostrato di preferirle alle calzature tradizionali, Mariah Carey fotografata con un paio di Jordan con stiletto durante una partita di baseball, la Spice Victoria aveva partecipato ad un incontro sportivo con ai piedi delle tennis munite di zeppa e dicono perfino Mick Jagger è stato visto indossare un paio di Air Max con tacco durante una passerella sul red carpet.

Tagged: , , , , , ,

Gen. 26.

Le Jimmy Choo con la suola azzurra!

Difficile che lui deluda, con quel suo modo di sapere sempre mischiare l’elegante all’esagerato, senza mai strafare. La collezione PE11 di Jimmy Choo è variopinta come vogliono le tendenze colore della prossima primavera, ma elegante, quell’elegante che non stona mai, che sta bene sul jeans, così come su un abito da cocktail.

Prossimamente prevedo giri in San Pietro all’Orto a Milano… almeno per toccarle e vederle da vicino!

Tagged: , , , , , , , ,

Gen. 23.

Sofia sarai mia… (solo per la rima)

Ecco Sofia Bag di Salvatore Ferragamo…

Ecco Jennifer Aniston che la tiene ben stretta…

Come? A cosa sto pensando? Semplice, elegante, capiente, preziosa… Il mio netbook ci starebbe comodissimo… è perfetta per tutte le occasioni ed è già entrata a far parte delle it bag.

(sospira e sogna)

Tagged: , , , , , , ,

Gen. 21.

Voi sapete benissimo che…

Ho appena ricevuto un invito ad un matrimonio che mi ha fatto scolorire la tinta! Non parlo solo del fatto che andare a un matrimonio è un debito, per via di regali e abiti, ma proprio per come è stato redatto…Con totale mancanza di conoscenza di quelle due o tre regole fondamentali del galateo. Cosine banali, ma che servono… ad esempio ora e luogo… 😉

Non sto ad addentrarmi in altri particolari legati alla scelta di colori e materiali, perchè quella è dovuto al gusto personale, dico solo che ci vuole poco a rendere un biglietto "elegante"… Un bel cartoncino, una bella calligrafia…  E magari la padronanza di alcuni luoghi comuni come la sigla R.S.V.P., che altro non è che la formula rubata ai francesi Répondez S’il Vous Plait, oppure la più italiana S.P.R., con le quali chi vi ha mandato l’invito chiede di confermare con una risposta la vostra presenza. Voi lo farete entro ventiquattro ore! E’ buona educazione farlo e farlo in fretta!

Oltre a questo, in basso a sinistra, ci può essere l’indicazione del dress code, ossia il modo in cui vi dovrete vestire per essere adeguati al tono della serata. Se l’invito è per un party, un pranzo, un opening di una serata a teatro, o un matrimonio celebrato dopo le sei di sera, potreste imbattervi in una cravatta nera e per favore non presentatevi in cravatta nera sul serio! Black tie o cravatta nera vuol dire abito da sera (lungo o corto) per le signore e smoking per i signori. Oppure, secondo le ultime mode, si può aggiungere un “CVV” che non è altro che un “come volete voi” ossia via libera al mix-matching. In cerimonie davvero molto formali troverete un white tie, che ancora una volta non chiederà una cravatta bianca ma vi presenterete in frac e abito da sera rigorosamente lungo e formale possibilmente con guanti.
Davvero pensate che smart casual significhi jeans e maglietta? In realtà si cerca di sottolineare unicamente il fatto che non si desidera un tono particolarmente formale per l’occasione evitando all’invitato di presentarsi troppo habillé.

Tutto questo per dirvi che sull’invito da me ricevuto non c’è nulla di tutto questo, quindi la domanda mi sorge spontanea… Vuoi che confermi oppure andrai a caso e il giorno del matrimonio rischierai di avere troppa roba per i tuoi ospiti, o peggio ancora, il contrario?

Tagged: , , , ,

Gen. 19.

Max e Benetton

A conclusione di una giornata delle sfilate milanesi dedicate alla moda uomo, mi sono ritrovata con un negroni in mano nel megastore Benetton di Corso Buenos Aires a Milano, dove in collaborazione con la rivista Max, era stato organizzato uno “special event” fatto di shopping e shooting. Erano presenti alcuni giocatori del Benetton Rugby, e sullo sfondo di uno shooting fotografico, si poteva curiosare un’anteprima delle collezioni uomo primavera-estate 2011 United Colors of Benetton e Sisley.
varie007

Tagged: , , , , , ,

Gen. 18.

Women’s Fashion Hats

Ma che meraviglia! Adoro i cappelli e gli accessori per la testa, se sono strani, come questi, meglio ancora! Adoro anche quelli che, semplicemente tengono caldo o proteggono dalle intemperie… ma questi… questi sono top!

Un vecchio proverbio dice: ‘if you want to get ahead and get noticed, then get a hat’.

Tagged: , , , , ,

Gen. 13.

Norway Dress Code

… e andar per saldi

Tagged: , , , , , ,

Gen. 12.

Andar per saldi è anche…

… lottare, lottare, lottare… e che vinca il/la migliore! 😉

Tagged: , , , , , ,

Gen. 11.

Freddo e Saldi? Ok!

Freddo?… Ma no, camminando tra i negozi , passa tutto! 🙂

Tagged: , , , , , , , ,

Gen. 11.

Una vita in più di Antonella Boralevi

Antonella Boralevi è una giornalista con anni di esperienza nel campo della comunicazione, la sua storia racconta di un articolo scritto velocemente alla "Rivista dei Calzaturieri di Santa Croce sull’Arno", dal titolo "Ritrovata a Certaldo la scarpa del Boccaccio?" che segnò il suo battesimo nel mondo del giornalismo. Da li allo scrivere commenti sulla prima pagina de “Il Messaggero”, o su Donna Moderna, o su AD, poi MAX, e il Nwe York Times, il passo è stato breve. “Ho cominciato a Vogue, poi sono stata a Panorama, nella redazione di cultura e spettacolo. E ho cominciato contemporaneamente a scrivere i miei libri. Avevo poco più che vent’anni e per farmi prendere sul serio indossavo le giacche di Armani: devo tutto a quelle giacche. Ho continuato in parallelo a scrivere libri e a scrivere sui giornali: rubriche, soprattutto e interviste”. La sua carriera continua e, proprio in queste vacanze di Natale, ho letto il suo ultimo lavoro dal titolo “ Una vita in più” e mi è piaciuto! E’ veloce e scorrevole, scritto bene e comprensibile e tratta, attraverso l’incrocio di personaggi dalle esistenze così diverse, problemi attuali, in cui molti possono riconoscersi. Lola, è un’umile ragazzina entusiasta e piena di stupore, Ernesto è un professore universitario cinquantenne, solo e abitudinario, Michele, uno studente universitario, e poi Josè… Insomma un bel melange di sentimenti e situazioni che toccano il cuore di diverse generazioni, un’ottima idea regalo, che non passerà di moda!

"Gli do un bacino sopra la barba che sa un odore buono di fumo e lui ci mette sopra la mano e poi se la appoggia sul cuore. Allora gliene butto un altro, e poi un altro, mi piace un sacco mandare baci e vedere le facce contente. Un bacio non costa nulla e fa star bene".

Buona lettura!

 

Tagged: , , , , , ,